“Un’esperienza di volo libero”. Dopo quaranta giorni a San Vittore, quasi tre mesi agli arresti domiciliari e diverse istanze di scarcerazione tutte rigettate, l’ex senatore ed ex vicepresidente della Regione Mario Mantovani ha chiesto nuovamente di tornare libero. Questa volta, con una proposta decisamente originale, “la necessità di una particolare terapia – scrive uno dei suoi legali, l’avvocato Roberto Lassini – sostanziantesi nel cosidetto “volo libero””. Secondo la difesa del politico, in carcere per una serie di appalti pilotati nella sanità lombarda e nel feudo elettorale di Arconate, “l’asprezza della misura cautelare ha profondamente segnato l’imputato, tanto da rilevarne allarmanti segnali contrassegnati da “un immaginario autolesionistico e suicidiale””.

L’avvocato allega la certificazione medica di uno psicoterapeuta, Angelo Carlo Garavaglia, solo omonimo dell’assessore regionale all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, imputato insieme a Mantovani. Il medico ha elaborato una teoria, come scrive sul proprio sito internet, sul “volo come cura della depressione endogena”. E avendo già in cura il politico ai domiciliari, ha redatto una consulenza che accompagna la richiesta di revoca della misura. “Le sedute bisettimanali per il mese in corso con il paziente è prevedibile che possano portare a qualche beneficio nel medio termine, mentre mi sembra necessario sostenere il paziente nell’immediato”, scrive lo psicologo.
Per questo, scrive, “propongo come coadiuvante del trattamento psicologico una esperienza di volo libero”. Garavaglia allega alla consulenza anche il suo brevetto di volo, e si propone di condurre in volo lui stesso l’ex senatore. Specifica di essere oltre che “psicologo e psicoterapeuta, anche pilota abilitato al trasporto di passeggeri con apparecchi privi di motore”, di aver “utilmente sottoposto a questa metodica per tre sedute, il più possibile vicine nel tempo, i pazienti in acuzie depressiva, ottenendo risultati estremamente positivi”, dato che “la pratica riattiva e stabilizza la produzione di adrenalina”. Ed ecco la proposta per l’ex senatore: “Compiere tre voli in parapendio biposto condotto dal sottoscritto presso il campo scuola di Suello, provincia di Lecco, le domeniche di marzo e aprile”.
Ma la proposta del dottor Garavaglia non ha avuto successo in tribunale. Il gup Gennaro Mastrangelo ha respinto la richiesta dell’imputato, e anche il pm Giovanni Polizzi ha espresso parere negativo alla revoca dei domiciliari. Mantovani – ha argomentato la procura – è solo sospeso dalla carica di consigliere regionale, e tornerebbe in carica appena gli arresti dovessero essere revocati. In più, può ancora inquinare le prove e reiterare il reato, conservando intatta la propria rete di relazioni e potendo concordare la linea difensiva con gli altri imputati.